Esposizione ai raggi UVA e alla luce solare UV

La scienza dietro la protezione ad ampio spettro

Il ruolo sottovalutato dei raggi IR e della luce blu

Mentre i raggi UV rappresentano solo circa il 5% della radiazione solare totale che raggiunge la Terra, il restante 95% è composto in gran parte da radiazioni IR. Questo tipo di radiazione penetra in profondità nella pelle e contribuisce significativamente al degrado del collagene e dell’elastina, scatenando l’invecchiamento precoce. Allo stesso modo, la luce blu – emessa non solo dal sole ma anche dai dispositivi elettronici – ha dimostrato di indurre stress ossidativo e squilibrio dei pigmenti.

Per questi motivi, I ha formulato i suoi sieri per offrire una protezione a spettro completo. Ogni prodotto della linea mira a contrastare i raggi UV, IR e la luce blu attraverso una miscela accuratamente selezionata di filtri solari di nuova generazione e principi attivi ricchi di antiossidanti. Questi filtri sono rigorosamente testati sia per l’efficacia che per la sicurezza, garantendo una difesa affidabile mantenendo al contempo la piena integrità ecologica.

Valori SPF e il paradosso della sostenibilità

La differenza tra SPF 30 e SPF 50+ può sembrare sostanziale, ma in pratica la protezione aumenta solo dal 96,7% al 98,3% – un guadagno marginale di meno di due punti percentuali. Tuttavia, per raggiungere questo livello più alto di SPF, è necessario raddoppiare la concentrazione di filtri, molti dei quali hanno effetti negativi noti sulla vita marina e sulla sostenibilità ambientale a lungo termine.

In I, sosteniamo un approccio più responsabile standardizzando l’SPF 30. Questo livello offre una protezione scientificamente valida contro i raggi UVA e UVB, riducendo significativamente l’impatto ambientale. È una scelta consapevole che si allinea sia con la conoscenza dermatologica che con la consapevolezza ecologica.